Ieri è stata pubblicata la prima ordinanza del TAR Lazio su ricorso proposto dal nostro Studio Legale avverso i nuovi provvedimenti di diniego di riconoscimento dei titoli esteri, emanati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla base di elementi meramente formali (mancanza di apostille, mancanza di indicazione specifica della classe di concorso, ed altro).
Con ordinanza della Sezione III bis 24 aprile 2024 n. 1606, il TAR Lazio ha coì statuito:
“Considerato che il rigetto impugnato, basato su una carenza meramente formale, non appare conforme ai principi della Adunanza Plenaria (in particolare n. 18/2022), posta la necessità di una verifica in concreto dei livelli di competenza professionale sottesi ai certificati e ai diplomi conseguiti, allegati dall’istante (cfr. TAR Lazio, IV-bis, nn. 7304 e 89/2024); Ritenuto, nel bilanciamento degli interessi coinvolti, che sia meritevole di apprezzamento il pregiudizio potenzialmente derivante al ricorrente dal diniego impugnato, in quanto suscettibile di riverberarsi sugli incarichi lavorativi in essere, risolutivamente condizionati al mancato riconoscimento del titolo; Ritenuto, pertanto, che ad una delibazione sommaria tipica di questa fase processuale la domanda di misure cautelari collegiali debba trovare accoglimento, con conseguente sospensione del provvedimento con cui il Ministero intimato ha rigettato l’istanza di parte ricorrente intesa ad ottenere il riconoscimento in Italia dell’abilitazione all’esercizio della professione di docente acquisita in Spagna; Per Questi Motivi Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, dispone la sospensione del provvedimento di diniego impugnato“.
Speriamo che finalmente il Ministero dell’Istruzione e del Merito si adegui alle decisioni del TAR Lazio.