IMPORTANTE PRONUNCIA DEL TRIBUNALE DI FIRENZE del 9 OTTOBRE 2023
Come è noto, Il decreto legge 10 marzo 2023 n. 20 (CD Decreto Cutro), convertito con modifiche nella legge 5 maggio 2023 n. 50, ha di fatto eliminato le modifiche apportate nel 2020 all’articolo 19, del Testo Unico sull’immigrazione (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286), facilitando l’espulsione e cancellando di fatto la possibilità di rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale.
Il Tribunale di Firenze, con provvedimento emesso su ricorso proposto dallo Studio in favore di un cittadino georgiano, ha dichiarato tuttavia quanto segue: “considerato che, per quanto concerne la possibilità di concedere la protezione speciale […], sulla base dell’art. 19, del Dlgs 286/1998, come attualmente vigente, devono emergere presupposti di fatto, con riferimento alla tutela della vita privata e familiare, rilevante ex art. 8 CEDU, da intendersi richiamato tra gli obblighi di cui agli artt. 19, comma 1.1 e 5, comma 6 Dlgs 286/1998, derivanti dai trattati internazionali” (Tribunale di Firenze, Sez. Immigrazione, Giudice dott. ssa Guttadauro, ordinanza 9 ottobre 2023).
Il che significa che, nonostante le modifiche legislative, l’Italia non si può sottrarre agli impegni assunti con la Convenzione Europea del Diritti dell’Uomo (CEDU). L’art. 5, comma 6, del T.U. sull’Immigrazione dispone infatti che sia “fatto salvo il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano“.
Secondo l’interpretazione del Tribunale di Firenze, che condividiamo, la Protezione Speciale deve essere quindi ancora garantita dall’Italia, nonostante la limitazione introdotta dal c.d. “Decreto Cutro”, e questo a beneficio di tanti lavoratori che vengono soprattutto dalla Georgia e dall’Ucraina, perfettamente integrati nel nostro paese, e di cui l’Italia ha fortemente bisogno.